domenica 12 febbraio 2012

Ricordi d'infanzia: "LA MINI RIOLESE"

"Giovanissimi San Martino" 1979-80

La squadra dei "Giovanissimi San Martino", stagione 1979/80, è stata forse la prima formazione calcistica Riolese a disputare un campionato giovanile a livello provinciale. Facevano parte di quella squadra i ragazzini nati dal 1967 al 1969, tra i quali anche io. 
Fino ad allora nessuno di noi aveva mai partecipato a un campionato ufficiale, anche se il calcio era la nostra passione fin da piccoli.
Ricordo che giocavamo a pallone dappertutto: per strada, nel cortile di scuola, nei “campetti” ricavati in qualche terreno incolto (tra i più frequentati il campetto di “Cristiano”, l’attuale piazza Europa, e il campetto di “Corradino”). Spesso riuscivamo ad organizzare delle partite di calcio anche con i ragazzini dei paesi vicini. Inforcavamo la bicicletta e in gruppo partivamo. Destinazione NurachiBaratili o Narbolia
Con la nascita della squadra dei "giovanissimi", per noi ragazzi si realizzava finalmente il sogno di giocare in un vero campionato e di indossare delle vere maglie di calcio col numero sulla schiena, come i grandi calciatori che vedevamo in televisione. 
I componenti di quella squadra giovanile, in qualche modo "storica",  erano:  Fabio Sulas Luigetto Soddu (portieri), Alessandro TroguRoberto DemontisErmanno MeddeDaniele ZoncuPietro CordaAlessandro Trudu (difensori), Michele ZoncuPiero MarongiuTore MarongiuGiuseppe AtzoriMartino Piras (centrocampisti), Sandro Carta, Gilberto Linzas, Sandro Medde, Luca MocciEnzo Loche, Gianfranco Mocci, Gigi Cadeddu, Beniamino Orrù (attaccanti). Allenatore  Giovanni Trogu; dirigenti Gianni PirasGiampiero MarongiuElvio CartaPeppino CorriasFrancesco MeddeOvidio Putzolu.

"Giovanissimi San Martino" - formazione quasi al completo 
(cliccare sulla foto per ingrandire)

Ricordo che i completini arrivarono poco prima dell’inizio del campionato. Le maglie erano arancioni con bande blu sulle maniche. Sembravamo la nazionale Olandese. Io comprai le mie prime scarpe da calcio tanto desiderate, le allora famose “Pantofola d’Oro”. 
Il campionato ebbe inizio, ma  le partite della prima parte del torneo non andarono bene, tanto che subimmo una lunga serie di sconfitte.
Le squadre avversarie, infatti, erano molto forti (in particolare quelle oristanesi:Don Bosco, Folgore, Frassinetti, Cattedrale); avevano un gioco di squadra più organizzato ed erano composte da ragazzini mediamente più alti e robusti di noi.
Ogni domenica mattina ci ritrovavamo al campo sportivo, oppure, quando si dovevano disputare le partite in trasferta, nella sede di via Roma, al primo piano dell’ex caserma dei carabinieri (già centro UNLA).
Da qui, con i dirigenti e gli accompagnatori, si partiva per raggiungere i campi di gioco; quasi sempre i campi di Sa Rodia, dove venivano giocate le gare di tutte le squadre giovanili oristanesi. 
Partita dopo partita, la mini-Riolese iniziò ad ingranare e a trovare un buon gioco. Arrivati a metà campionato, però, ci mancava ancora qualcosa, soprattutto in attacco.
Fu allora che vennero inseriti nella squadra Maurizio Mocci e Sandro Loddo, il miglior attaccante in circolazione, anche se fuori quota.
La squadra, a quel punto, iniziò a giocare meglio. Le partite erano sempre molto tirate. Il nuovo centravanti segnava dei goal spettacolari, facendo andare a rete anche gli altri attaccanti e centrocampisti.
Segnai anch'io la mia primo rete, che ho ancora in mente come fosse ieri.
Ricordo che le partite giocate a Riola erano le più emozionanti e intense, forse perché ci sentivamo più sicuri e sostenuti da un pubblico sempre numeroso.
Il campionato finì verso la fine di aprile (o ai primi di maggio). Dopo poche settimane fummo invitati a Cabras per disputare una partita con i ragazzi di pari età in occasione della festa di Santa Maria.
Giocammo una partita esaltante, forse la migliore, vincendo e portando a casa la coppa (tra l'altro, giocò in porta un altro fuori quota: Efisio Mura). Eravamo felicissimi!
Oggi ricordo quel nostro primo campionato di calcio come un'avventura bella e straordinaria.
Molti dei ragazzi che componevano la squadra dei “giovanissimi” due anni dopo costituirono l'ossatura della formazione della categoria cadetti  che stravinse il campionato CSI. 

di Gilberto Linzas 



Fotografie Tullio Carta

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